Sensori di temperatura:

la tecnologia presente nei data center, come sensori di temperatura, ha a disposizione quattro preziosi suggerimenti per aumentare l’efficienza energetica

Il bisogno di attuare strategie per ottenere la massima efficienza energetica nei data center è da tempo una necessità particolarmente sentita dalla aziende, insieme, naturalmente, agli investimenti che minimizzino potenziali crash del sistema e permettano un’efficace disaster prevention, anche grazie ai sensori di temperatura e umidità.

Partendo da una struttura in cui DBserver, Web server e print server siano allocati nel medesimo armadio rack, così da trovarsi con sistemi operativi multipli riducendo il numero delle macchine, è già possibile ottenere una risparmio energetico almeno del 10%.

Ma vediamo questi quattro punti per aumentare la citata percentuale.

  • Sfruttare al massimo le tecnologie proprie dei server: le più avanzate, infatti, garantiscono le medesime performance di prodotti meno recenti necessitando però di circa il 30% in meno di energia.
  • Se è indubbio che l’infrastruttura IT delle server room si appoggia su corridoi finalizzati a indirizzare l’aria fredda verso l’anta dell’armadio rack e dissipando quella calda dal retro, è un’idea da valutare quella di orientare diversamente gli armadi. Il secondo consiglio è quindi quello di posizionare la maggior parte dei server orientati nella medesima direzione così da creare un corridoio di aria fresca e collocare i server che producono maggiore calore in modo lineare rispetto agli altri così che possano beneficiare dell’aria più fresca: il potenziale energetico risulta utilizzato in modo ottimale.
  • Oltre a riorganizzare i corridoi di dispersione dell’aria, una best practice è quella di integrare nella struttura i cosiddetti ‘blanking panel’, delle barriere che vanno a coprire gli spazi non utilizzati del rack conducendo a una riduzione della circolazione dell’aria calda all’interno del server. Si tenga presente che questa operazione non è possibile su qualsiasi rack e quindi necessita di una analisi preventiva.
  • Ultimo ma non meno importante, occorre sempre poter fare affidamento su sensori di temperatura e umidità in grado di segnalare 24 ore su 24 sbalzi critici delle variabili ambientali e di attivare lo shot-down delle macchine a preservazione dei dati e della tecnologi stessa. Con Serverflu, o la sua variante Umiflu, Magiant offre una gamma di sensori di temperatura e umidità in grado di garantire tutto questo e soprattutto permette, anche qualora siano le condizioni climatiche esterne a influire sul microclima della server room, di rilevare in tempo reale variazioni di temperatura così da permettere in tempi ristretti di regolare diversamente l’impianto di aerazione con evidenti vantaggi non solo per la disaster prevention ma anche per il risparmio energetico.

Si ribadisce quanto detto qui: la collaborazione tra PMI è il futuro dell’industria tecnologica italiana. Potete partire contattando noi per una consulenza gratuita e avviare un ‘restyling’ della vostra server room partendo proprio dai sensori di temperatura e umidità, unendo via via le eccellenze del nostro paese.

M.F. Pria