Controllo della temperatura:

la maggior parte dei settori industriali necessitano di soluzioni che integrino un numero elevato di componentistica soprattutto elettronica ed industriale

A pochi giorni da un discorso dell’attuale premier Letta ben sintetizzato su questo articolo di Repubblica.it, ci si potrebbe concedere una piccola riflessione sul fatto che riguardo agli incentivi e agli sgravi per creare, mantenere in vita e persino salvare l’industria italiana molto si è detto in via ufficiosa e poco in via ufficiale.

Fino a una decina di anni fa le PMI potevano tranquillamente permettersi di contattare, per la creazione di un sistema industriale che integrasse meccanica, automazione ed elettronica, ad un unico fornitore che si dimostrava in grado di elaborare un progetto in completezza e con una percentuale di prodotti propri molto elevata. Si parla di commesse affidate a colossi industriali. Che non sono il motore economico dell’Italia: la forza del paese è nella piccola e media industria, specializzata, che risponda settorialmente, in ambito business to business, alle esigenze di altre imprese.

Magiant è una realtà del panorama dell’elettronica b2b che propone soluzioni per il controllo della temperatura e della pressione: naturalmente non mancano, grazie alla qualità e alle prestazioni del prodotto per il controllo della temperatura Serverflu e della sua variante – il  termoigrometro Umiflu, utilizzatori professionali che hanno risolto numerosi problemi senza dover integrare ulteriore tecnologia ai sensori. Parimenti, ad altri si è creata nel tempo la necessità di implementare un sistema preesistente con rilevatori per il controllo della temperatura e ad altri ancora è capitato di progettare un intero sistema affidandosi ad un unico fornitore. È proprio per quest’ultima condizione che, in particolare in un momento particolarmente difficile, la forza di Magiant è quella di avere compreso che sono le partnership a dare valore aggiunto a un prodotto: la possibilità di progettare un sistema composito – un esempio ormai di scuola è quello delle sale server – sedendosi al tavolo con altri esperti, anche del medesimo settore ma con differenti specialità produttive, può apparentemente sembrare complesso e dispendioso. Magiant crede invece nella collaborazione progettuale, che eliminando problemi di incompatibilità, permettendo test preliminari, può arrivare a offrire una soluzione custom in cui le eccellenze tecnologiche hanno avuto modo di confrontarsi e ottenere un risultato.

I costi, e le difficoltà, si diceva, di incontrarsi e discutere. Attenzione: stiamo parlando di professionisti. La prima soluzione che troverebbero è quella per ottimizzare i contatti e minimizzare trasferte.

Ora, il management di Magiant prende in considerazione (anche) una strategia di collaborazione che non ha ragione di essere o, magari, come è di recente accaduto per il rinnovo ingengeristico di un sorter i due fornitori maggiori, messi nelle condizioni di dialogare, hanno portato il loro valore aggiunto aumentando ulteriormente quello del ‘lavoro finito’?

Vorremmo davvero sapere la vostra, perché l’esperienza di Magiant nella sensoristica elettronica trova ambiti di applicazione in moltissime aree industriali, da quella chimica a quella farmaceutica, a quella agroalimentare, a quella logistica.

M.F. Pria