Sensori di umidità: gli strumenti di misurazione intelligenti

L’umidità è molto temuta nelle nostre abitazioni, nelle quali prontamente, specie in autunno e inverno, vengono presi tutti gli accorgimenti strumentali atti a stabilire un ambiente confortevole.

Allo scopo sono spesso utilizzati degli umidificatori, ma ciò assolutamente non basta, perché se l’umidità può costituire per noi solo una “variabile della temperatura” – in quanto in grado di creare una discrasia tra quella avvertita e quella reale – per molte realtà oggettive, rappresenta una vera e propria minaccia.

Fortunatamente anche in questo caso la tecnologia è nostra fedele alleata, e ci procura tutti i più consoni strumenti di battaglia. Conoscere è comunque decisamente il primo miglior passo per affrontare, in modo efficiente, il problema umidità.

Umidità assoluta ed umidità relativa

Ma l’umidità realmente cos’è?

In campo meteorologico si parla di umidità per intendere la quantità di vapore acqueo presente nell’atmosfera. In particolare, si indica con umidità assoluta la quantità di grammi di acqua presenti in un metro cubo di aria o gas. Di contro, si indica con umidità relativa la percentuale della massima quantità di vapore acqueo contenuta nell’aria per uno specifico valore di temperatura.

Quella per la quale generalmente approntiamo vari accorgimenti per mantenerne una giusta soglia, è proprio quest’ultima.

Impareggiabile strumento di misura è rappresentato dai sensori di umidità, funzionali alla misurazione dell’impatto che essa può esercitare sui vari aspetti della nostra vita.

L’igrometro, viene considerato tra gli strumenti meteorologici più rilevanti nel campo della sensoristica proprio per gli effetti rilevanti che l’umidità assume sia per la nostra salute che per la longevità di tutti gli strumenti elettronici e non che fanno parte della nostra quotidianità.

Poiché l’umidità è una componente del nostro ecosistema, la sua presenza non può essere casuale. Difatti, stabilire una giusta soglia di umidità, è essenziale per bilanciare l’equilibrio termico di tutto l’ambiente che ci circonda.

Ma, la presenza di episodi atmosferici assolutamente anomali, come quelli a cui siamo abituati ad assistere di recente, sono sintomatici di un’alterazione del giusto equilibrio biotermico.

Ne consegue che anche l’umidità va temuta e ne va pianificato un costante monitoraggio; di seguito vedremo nel dettaglio perché.

Campi di applicazione dei sensori di umidità

I sensori di umidità sono i più usati e validi strumenti ai quali si ricorre oggi per la misurazione e il controllo dell’umidità.

Essi trovano applicazione nei campi più svariati: monitoraggio dell’umidità nel terreno, controllo umidità atmosferica, misura dell’umidità nel settore delle costruzioni, nell’agroalimentare e nei magazzini e depositi che contengono materiale sensibile all’umidità come i mangimi animali.

In effetti, nel settore dell’industria alimentare il monitoraggio dell’umidità è più che imperativo.

Il contenuto d’umidità di un prodotto alimentare è infatti un attributo essenziale per la qualità del prodotto stesso, e va ad influire sensibilmente sulla sua durata.

Non bisogna, poi, dimenticare quanto sia importante il monitoraggio dell’umidità di tutte le apparecchiature elettroniche quali Server/PC, elettrodomestici, smartphone, tablet ecc.

In questi casi, esistono gli strumenti adatti ad un controllo continuo: i sensori di umidità digitali che rappresentano in questo un aiuto davvero notevole.

Monitoraggio della temperatura nel settore elettronico

I moderni dispositivi elettronici per il rilevamento dell’umidità – più comunemente definiti appunto sensori di umidità - sono in grado di misurare in modo molto preciso le variazioni di umidità, semplicemente esaminando alcuni parametri come: temperatura di condensazione, variazioni di resistenza, capacità elettrica.

L’evoluzione in campo elettronico della sensoristica di monitoraggio ha ormai raggiunto traguardi davvero inimmaginabili: sono stati progettati apparati che permettono di monitorare grandezze fisiche e/o segnali digitali, anche attraverso rete ethernet cablata e/o wireless.

Sensori elettronici prototipali e industriali, sistemi multisensore a bus e wireless e soluzioni di energy harvesting sono ormai entranti nel linguaggio comune di tutti coloro che si occupano di sensoristica applicata.  Si tratta, nella gran parte dei casi, di apparati che possono essere alimentati da rete elettrica, batteria, pannelli fotovoltaici o perfino da energia proveniente da onde radio.

Esistono poi strumenti capaci di rilevare le soglie di umidità insistenti nei nostri pc: si tratta di sensori di umidità particolarmente versatili ed efficienti, capaci di garantire il monitoraggio dell’umidità avvisando repentinamente l’utente ogni qual volta l’umidità raggiunga una possibile soglia di criticità.

Questi sensori sono stati, sin dall’inizio, concepiti per misurare l’umidità in un ambiente estremamente difficile, quale appunto l’abitacolo del nostro computer o server, lì dove nessuno mai riterrebbe dover mettere in atto una qualche forma di monitoraggio.

Dal momento che l’umidità può rappresentare una seria minaccia anche per l’incolumità dei nostri pc e dei dati in esso contenuti, esistono sensori di umidità dei quali ci possiamo avvalere molto sensibili ed efficienti, tra di essi Umiflu, uno strumento di alta precisione in grado di rilevare e monitorare in maniera assolutamente precisa l’umidità presente nelle sale dei nostri server, con successiva trasmissione dei relativi dati all’utente.