Intervista all’ing. Elvito Del Prete, Responsabile Servizio e-Government della Provincia di Latina

1. Quando avete iniziato a ‘creare’ il settore e-government, area tematica ad oggi ben in risalto sul vostro sito Web?

Il nostro Ente è da sempre molto attento alle potenzialità offerte dallo sviluppo e dalla ricerca nel settore dell’ICT. L’istituzione del servizio e-Government risale all’ormai lontano 2003, ma con gli anni si è provveduto a specializzarlo ed ad estendere la sua operatività su tutti i settori dell’Ente sino a costituirlo come unico centro di razionalizzazione, competenza e costo.

2. Potreste descrivere la struttura tecnologica e specificare quali benefits avete ottenuto come PA e relativamente all’offerta al pubblico dei servizi?

L’opportunità offerta dai sensori Magiant ha sicuramente incrementato la parte inerente la prevenzione dei malfunzionamenti. Il puntuale monitoraggio delle temperature dei nostri locali tecnici permette di avere sempre sotto controllo lo stato dell’umidità e soprattutto della temperatura che può così essere sempre mantenuta all’interno dei range stabiliti. Non da ultimo l’utilizzo dei sensori consente l’aggiustamento fine degli apparati di condizionamento a temperature più adatte al raggiungimento degli obiettivi (di temperatura ambientale) fissati. Tutto questo si traduce in un risparmio di energia elettrica e conseguente minor impatto ambientale.

3. Trattandosi di e-government, quale livello di automazione potete raggiungere con le strumentazioni di cui disponete?

Relativamente ai sensori Magiant abbiamo messo in esercizio un sistema di alerting (via email) che ci consente di intervenire con tempestività in caso di malfunzionamenti agli apparati di condizionamento nei locali tecnici. E’ allo studio la possibilità di interfacciare il sistema con un circuito di alerting “fisico” (es. accensione di led su una console) adoperando sistemi “Arduino”.

4. Avete avuto la possibilità di ridurre tempi e costi?

I tempi di intervento sono praticamente stati azzerati in quanto intervenendo sui semplici superamenti di soglie di warning piuttosto che di “errori critici” si può agire in relativa “tranquillità” sul malfunzionamento senza praticamente avere alcuna interruzione dei servizi. Per quanto concerne i costi, questi sono difficilmente misurabili. Tuttavia  basterebbe rispondere alla domanda: “Quanto ci costerebbe (nulla escluso) la rottura di un server ed il suo ripristino?”. Verrebbe da rispondere “molto” e comunque sicuramente molto più del costo di un sensore

5. Da quando avete scelto di utilizzare i sensori di Magiant?

Adoperiamo i sensori da circa un anno e mezzo.

6. Per quale scopo?

Lo scopo principe è tenere sotto controllo le temperature dei nostri locali tecnici ove operano i nostri server (insieme ad altre apparecchiature) e poter evitare in tal modo che questi vengano ad operare in condizioni di temperatura al di fuori del consentito al fine di prolungare la loro “vita operativa” e minimizzare i rischi di rotture dovute ad una temperatura eccessivamente alta di funzionamento (che, come si sa, influenza fortemente le rotture hardware).

7. Durante la fase di installazione dei sensori, avete riscontrato problematiche tecniche, quali ad esempio difficoltà relative a compatibilità con l’infrastruttura esistente?

Durante questa fase, vista anche la nostra “inesperienza” con il prodotto, abbiamo “scoperto” uno “strano” bug nel software di gestione. C’è da dire che tale inconveniente è stato segnalato al supporto tecnico che ha prontamente provveduto a correggerlo. A parte ciò il software è molto semplice da adoperare e configurare, ed anche ben curato nella parte grafica.

8. Ritenete che la parametrizzazione dei sensori sia accessibile o necessiti di personale IT specializzato?

La sezione di parametrizzazione è estremamente chiara e di semplice comprensione e non necessita di personale specializzato.

9. Da quando avete scelto i sensori Magiant avete avuto problemi di manutenzione?

Abbiamo avuto alcuni problemi agli apparati di condizionamento che tuttavia sono stati prontamente segnalati dal sistema, consentendoci di intervenire immediatamente ed evitando “guai” peggiori.

10. Su che SO lavorano i sensori? La soddisfazione per quanto riguarda la loro compatibilità con diversi SO è alta? Avete cambiato versione di SO da quando utilizzate i sensori? Sono sorti dei problemi?

I sensori operano tutti su sistemi Windows; non abbiamo riscontrato problemi di compatibilità; non abbiamo cambiato alcun sistema operativo.

11. Potreste descrivere una situazione ‘critica’ in cui i sensori hanno permesso di prevenire un danno grave alle apparecchiature?

Un venerdì mattina riceviamo un alert da uno dei sensori per un “superamento soglia temperatura”, dopo aver effettuato un controllo sul posto si è scoperto che era “saltato” il magnetotermico del condizionamento; riattivato il magnetotermico la situazione è prontamente rientrata. Se non avessimo avuto il sensore (o meglio il suo alert) avremmo lasciato il server a “cuocere” per l’intero fine settimana, ed al ritorno al lunedì lo avremmo trovato sicuramente spento (ovviamente con una procedura di spegnimento non opportuna) e diversi servizi interrotti oltre a malfunzionamenti generici sulla rete; in questi casi il tempo di individuazione del guasto (bloccante) sono sicuramente elevati ed il disservizio si protrae sino alla sua risoluzione; in più va considerato anche il “danno” alle apparecchiature (che non sono solo il server a cui è collegato il sensore, ma tutte quelle presenti nel locale) arrecato loro dall’esposizione a temperature elevate (che abbiamo verificato poter giungere sino a 55 gradi);

12. Avete mai pensato di ampliare i campi di utilizzo dei sensori, ad esempio per garantire il comfort microclimatico per gli operatori degli uffici o per tutelare eventuali archivi cartacei dall’aggressione dell’umidità?

Si, abbiamo pensato a questa possibilità in termini di un sistema per la razionalizzazione dell’uso dei condizionatori nelle singole stanze, altra possibilità offerta dai prodotti Magiant.

M.F. Pria