Controllo di temperatura e umidità:

sensori USB per controllo di temperatura e umidità sono validi alleati per prevenire la formazione di muffe lungo le pareti dei locali

Di recente si è parlato di quanto sia importante preservare dagli attacchi delle muffe sia documenti di valore storico-culturale, sia documenti con finalità fiscali sottoposti a stringenti normative di conservazione. Tuttavia, qualora si passi a considerare la formazione di muffe come un problema che può produrre, benché sul medio periodo, danni strutturali agli edifici, la legislazione mostra alcune lacune. Il D.lgs. 311/2006 e il DPR 59/2009, infatti, innanzitutto, non circoscrivono né identificano le condizioni ambientali esterne cui fare riferimento per verificare la condensa superficiale. Condensa superficiale e muffa sono fenomeni interconnessi causati dalla temperatura superficiale interna; li distingue il fatto che la condensa, che può manifestarsi anche solo occasionalmente quando la temperatura scende al punto di rugiada, nel tempo può portare alla creazione di muffa, che agisce come agente corrosivo in condizioni protratte di UR pari o superiore all’80%, il che si verifica quando la temperatura si assesta al di sotto dei 17 °C.
A fronte di un certo grado di ‘vuoto normativo’, è importante fare riferimento alla recente UNI EN ISO 13788:2013 (Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia; temperatura superficiale interna per evitare l’umidità superficiale critica e la condensazione interstiziale; metodi di calcolo”). Tale normativa europea, recepita nel giugno 2013 dal nostro paese, risulta più puntuale, fornendo indicazioni sulle metodologie di calcolo relative alla determinazione di:

  • temperatura superficiale interna di componenti o elementi edilizi al di sotto della quale è probabile la crescita di muffe; il controllo di temperatura e umidità relativa interna è il primo passo per prevenire e ridurre i rischi;
  • valutazione del rischio di condensazione interstiziale dovuta alla diffusione del vapore acqueo;
  • tempo necessario affinché l’acqua contenuta tra due strati di materiali con elevata resistenza al passaggio del vapore asciughi.

Tale norma, che è utile ricordare non è ‘legge’, ma un’indicazione di uniformità alle linee guida vigenti a livello europeo, stabilisce anche i criteri di verifica delle condizioni di formazione delle muffe in base alla tipologia di utilizzo dell’edificio (abitativo, lavorativo, di stoccaggio). L’importanza di tenerne conto risiede, tra l’altro, nel fatto che umidità e muffa creano una sinergia dannosa per l’intero edificio, anche se non si manifestano in ogni suo ambiente: poiché il danno può raggiungere una criticità elevata in tempi rapidi, è naturale che non vi sia altra soluzione se non la manutenzione correttiva, ovvero la più costosa e quella che ha maggiori probabilità – rispetto alle manutenzioni predittive e preventive – di sanare realmente il danno e salvaguardare la perdita, in valore economico e in sicurezza, dell’immobile.

Sulla base di quanto detto, è ragionevole pensare all’utilizzo dell’elettronica per una manutenzione preventiva? Sì, e senza costi irragionevoli o le competenze tecniche necessarie alla gestione di complessi sistemi integrati.

Ovunque sia possibile posizionare un PC è altrettanto possibile il controllo di temperatura e umidità mediante Umiflu, la versione termoigrometrica del sensore di temperatura USB di Magiant Serveflu. Il dispositivo, posizionato grazie alla prolunga in prossimità dei punti più soggetti alla formazione di condensa superficiale, in particolare gli angoli dell’ambiente e i punti di contatto con gli infissi, permette, mediante controllo di temperatura e umidità costante e che non necessita di presidiare senza interruzione il PC, di verificare che le condizioni ritenute idonee per contrastare la creazione di muffe rimangano costanti.

La normativa prevede infatti una temperatura interna di 20 °C e un’umidità relativa del 65%: impostate le soglie di Umiflu mediante il software gratuito, il controllo di temperatura e umidità vi dimostrerà nel tempo il valore della manutenzione preventiva.

M.F. Pria