Controllo di temperatura in bovinicoltura:

le garanzie del monitoraggio del microclima negli allevamenti bovini, benessere delle mandrie e salubrità del prodotto finito

Dal secolo scorso l’allevamento intensivo dei bovini da carne, grazie a costanti migliorie nella progettazione e realizzazione dell’allevamento, ha permesso un notevole incremento della produzione di latte e un aumento del peso degli animali, con una migliore resa in carne alla macellazione. La necessità di monitorare vari parametri ambientali, quindi di attuare anche un controllo costante della temperatura, è divenuto sempre più cogente proprio con l’allevamento intensivo, poiché esso prevede la stabulazione, fissa o libera. Quest’ultima, diffusa negli allevamenti medio-grandi, prevede che gli animali si muovano liberamente in una stalla divisa in tre zone, quella di alimentazione, quella di movimento (situata di norma all’aperto) e quella di riposo.

Con lo sviluppo di una sempre maggiore sensibilità nei confronti del benessere animale e della sanità delle produzioni, ci si orienta sempre più verso soluzioni costruttive a basso costo, in cui la tecnologia entra sempre più in cooperazione con materiali naturali: la progettazione di una stalla, infatti, è ottimale quando prevede l’impiego del legno come materiale prevalente, un’adeguata ventilazione e dispositivi di termoregolazione per mantenere costante il controllo di temperatura, al fine di garantirne l’optimum sia in inverno che in estate. Si parla di temperatura ottimale quando i locali si assestano sui 12 °C (con tolleranza di ±6 °C) per le vacche in lattazione e sui 15 °C (con tolleranza di ±5 °C) per vitelloni e manzi.
Particolarmente importante è poi il controllo di temperature nelle fase di cura neonatale e in quella cosiddetta colostrale: il vitello neonato, infatti, necessita di una ampia lettiera riparata dalle correnti d’aria e con una temperatura costante compresa tra i 20 e i 22 °C.

La temperatura è quindi un parametro fondamentale per garantire il microclima ottimale per il benessere animale nel ricovero: il controllo di temperatura deve permettere, anche in assenza di personale, di segnalarne aumenti o diminuzioni. Parimenti importante, oltre al controllo di temperatura, è quello dell’umidità relativa dell’ambiente, la quale deve avere come valore ottimale un valore incluso tra il 60 e l’80% (la soglia minima invalicabile si assesta tra il 40 e il 45%).

Naturalmente temperatura e umidità vengono garantiti da apposite strumentazioni che tuttavia necessitano di un monitoraggio 24/24: Magiant Serverflu permette di impostare allarmi che raggiungo il personale a distanza mediante email o SMS, così che al variare delle soglie – facilmente impostabili mediante il software gratuito fornito da Magiant – gli interventi sull’impianto di termoregolazione possano avvenire il prima possibile, riducendo, se non annullando, l’impatto negativo della variazione. Serverflu è un dispositivo economico e dai bassi consumi che necessita soltanto di un PC al quale collegarlo: il processore può essere inserito direttamente in stalla o lasciato in una stanza attigua sfruttando i 5 metri di prolunga che l’azienda propone per permettere una rilevazione in cui il calore del processore non influenzi la rilevazione. Con i medesimi requisiti, ma non solo destinato al controllo di temperatura, Magiant propone anche Umiflu, che integra controllo di temperatura e di umidità: in un unico prodotto due soluzioni economiche, efficienti e precise.