Monitoraggio temperature:

allo stato attuale, il monitoraggio temperature offre soluzioni per molteplici esigenze non solo industriali

L’innovazione nel campo dell’elettronica della sensoristica di monitoraggio temperature applicabile ai settori industriali è in continua crescita, con aumeno della precisione nelle rilevazioni, dispositivi sempre più resistenti  e scalabili. Nonostante questo, tuttora si possono verificare situazioni in cui il monitoraggio temperature viene effettuato, probabilmente in un ottica di risparmio dei costi, mediante prodotti obsoleti inadatti a comunicare in tempo reale problematiche nel mantenimento delle condizioni ambientali idonee a seconda delle applicazioni che occorre tenere sotto stretto controllo.

È naturale che il primo passo che molte aziende dovrebbero compiere è quello di prendere coscienza del fatto che la temperatura è uno degli aspetti più critici che può influenzare negativamente operazioni quotidiane. Questo perché quando la temperatura si mantiene entro determinati parametri, vengono garantiti il benessere delle persone – inteso in senso molto ampio, da quello microambientale dei luoghi antropizzati, alle garanzie di acquisto di prodotti alimentari e medicali che non abbiano subito interruzioni lungo la cold chain – e l’efficienza dei processi e delle funzioni di macchinari delicati – server room, catene di produzione alimentare. Scelte non appropriate per il monitoraggio temperature possono causare perdite consistenti alle aziende, sia perché possono richiedere come unica soluzione la disaster recovery, sia perché, ad esempio in caso di perdita irreversibile di dati, si va incontro anche a sanzioni dal punto di vista penale.

Vale la pena rischiare tutto questo per non ammodernare i sistemi di controllo temperature? La domanda è naturalmente retorica, dato che il mercato odierno propone sensori Wi-Fi e USB pensati per offrire garanzie di disaster prevention e tutelare da rischi e perdite economiche e di dati tutte quelle industrie che ‘ruotano’ intorno ai dispositivi informatici, alla tutela di microclimi specifici per la produzione, alla cold chain.

La scelta di un sensore appropriato, quindi, diviene una necessità e, laddove non siano necessari dispositivi di monitoraggio temperature Wi-Fi (come, ad esempio lungo gli anelli della catena del freddo che sono costituiti dal trasporto su gomma o altri mezzi), la giusta scelta è quella di un sensore USB. Serverflu è uno strumento affidabile, dalle performance indubbie, in grado di ridurre sensibilmente molteplici rischi legati alla temperatura. Ma soprattutto è stato ingegnerizzato da Magiant come dispositivo dall’elettronica avanzata che gli permette di operare in un range di temperatura compreso tra –20 e +70 °C con un accuratezza di ±0,5 °C, rimanendo però, sia dal punto di vista della pen drive in senso stretto, sia dal punto di vista del software mediante il quale è possibile sfruttarne tutte le potenzialità, un dispositivo per il monitoraggio temperature di utilizzo intuitivo.

Ancora dubbi su un simile investimento? Con un PC cui collegare la pen drive e l’impostazione – del tutto intuitiva – del software – Serverflu garantisce monitoraggio temperature da remoto 24 ore su 24, allerta in tempo reale via email e SMS il personale addetto all’intervento sulla problematica che ha mutato le condizioni di temperatura, produce report sull’andamento nel tempo delle variazioni. Ma soprattutto, visto che siamo partiti considerando che spesso vengono mantenuti in attività sensori inadeguati e sorpassati, Serverflu è un dispositivo low power, privo di batteria – così da non necessitare manutenzione- e dal costo decisamente affrontabile per quanto offre in termini di prevenzione e ROI.

M.F. Pria