Misurare la temperatura in modo intelligente:

gli ospedali devono essere in grado di garantire diverse tipologie di controllo della temperatura, per rispondere alle differenti necessità di ogni area

Nel panorama contemporaneo italiano non mancano esempi di un incontro tra la domotica e le strutture ospedaliere (La Clinica Columbus di Milano, tra le altre), quello che Magiant può offrire, in ottica orientata ai principi della building automation, è la possibilità di misurare la temperatura e l’UR in modo tale da garantire il rispetto delle caratteristiche microclimatiche ideali per ogni area della struttura. Il tutto con due finalità: prevenire stress climatici in un luogo dove il benessere di persone e strumentazioni è parimenti importante e risparmiare energia sia durante la normale misurazione, sia in caso di guasto tecnico.

I parametri sottoposti a monitoraggio in questi contesti sono, oltre alla concentrazione di inquinanti e al livello sonoro, la temperatura e l’UR.

Benché i riferimenti normativi italiani in materia ospedaliera siano scarni (la Circ. Min. 13011/74 è tuttora in essere), grazie all’apporto di indicazioni come la normativa tedesca DIN e le linee guida americane Astrae, anche nel nostro paese sono stati elaborati stringenti parametri: misurare la temperatura e l’umidità relativa significa rispettare linee distinte per ogni reparto. Cosa può servire per misurare la temperatura in modo intelligente, quindi? Un processore in ogni area sottoposta a monitoraggio microclimatico.

Qualche esempio di condizioni microclimatiche ottimali per la quali misurare la temperatura in modo costante con la possibilità di impostare soglie di allarme è una soluzione estremamente interessante: il Pronto Soccorso necessita di una temperatura interna invernale non inferiore a 20 °C, non inferiore ai 22 °C per i locali di visita, trattamento e chirurgia in anestesia locale; in estate la temperatura non può essere superiore ai 28 °C con una UR inclusa tra il 40 e il 60%. Le stesse condizioni valgono per le aree di degenza, mentre le sale operatorie e i reparti di rianimazione e terapia intensiva non differenziano i limiti tra estate e inverno: occorre misurare la temperatura con costanza poiché essa deve essere compresa tra 20 e 24 °C con UR nel range tra 40 e 60%.

Le previsioni per l’innovazione tecnologica nel settore ospedaliero vedono nella domotica il futuro: Serverflu si integra perfettamente in un simile ottica di gestione centralizzata con vantaggi dal punto di vista dell’efficienza energetica e dell’inquinamento ambientale. La pen drive, infatti, non si limita a misurare la temperatura ‘passivamente’, ma segnala in loco e da remoto tutte le variazioni permettendo di ricalibrare i sistemi di condizionamento sia per garantire il comfort, sia per evitare inutili dispendi energetici.

M.F. Pria