Controllo della temperatura in ambienti domestici:

sensori di temperatura nati per sistemi industriali ben si adattano alle esigenze di risparmio energetico del consumatore privato

Da quando le norme che regolano la vita comune nei condomini hanno eliminato la necessità della maggioranza assembleare assoluta perché un condomino possa distaccarsi dall’impianto centralizzato di riscaldamento, sono sempre più numerose le unità abitative che affidano a diversi sistemi di condizionamento caldo/freddo il confort della propria abitazione. La maggior parte di coloro che hanno scelto sistemi di riscaldamento a pellet o a legna confermano di avere ridotto i consumi e di avere recuperato in tempi ragionevoli l’investimento iniziale. In media per un piccolo condominio di otto unità abitative, la spesa per condomino per il metano si aggira sui 500-700 euro l’anno, mentre il pellet o la legna permettono un risparmio di circa il 20%. D’altro canto, coloro che hanno optato per sistemi di condizionamento alimentati a energia elettrica, termoconvettori o pompe di calore, lamentano l’eccessivo impatto sui costi dell’energia elettrica.

Chi opta per un sistema di riscaldamento e condizionamento alimentato a elettricità, in effetti, può facilmente incappare in un banale errore: se i sistemi centralizzati sono calibrati per mantenere temperature a norma di legge, ovvero incluse tra i 18 e i 22 °C, i sistemi autonomi inducono con facilità ad alterare quelle che la legge stessa sulle condizioni ambientali dei locali ad uso abitativo stabilisce come condizione di confort ottimale per l’essere umano. In natura si è portati a “settare” il proprio organismo sulla temperatura esterna, ma se è possibile gestirla in autonomia, non si permette questo settaggio, ma si fa in modo di ottenere temperature percepite come ideali. D’inverno di solito la temperatura è troppo elevata e d’estate troppo bassa; oltretutto, anche chi pensa di risparmiare continuando ad accendere e spegnere i dispositivi, in realtà consuma ancor più energia elettrica ad ogni riattivazione.

Oltre alla salute, come si può leggere qui, ne risente la bolletta, quando basterebbe dotarsi di una piccola pen drive che, collegata al proprio personal computer, sia in grado di effettuare il controllo della temperatura domestica. Si tratta di un investimento minimo che non necessita dell’intervento di alcun tecnico specializzato: il controllo della temperatura che Magiant Serverflu permette, infatti, si basa sulle impostazioni scelte dall’utente mediante un software user friendly che garantisce il controllo della temperatura in modo costante e rileva, impostate le soglie, le variazioni del microclima. Gestire i consumi con il controllo della temperatura offerto da Serverflu, impostando correttamente la temperatura di confort e utilizzando le soglie per segnalare ogni oscillazione dal range 18-22 °C, sia in estate che in inverno, permette un uso oculato dei dispositivi di condizionamento alimentati a energia elettrica. Se non volete provare sul campo un prodotto davvero performante ed economico non esistate e contattateci per una consulenza gratuita.

M.F. Pria